Il numero uno altoatesino davanti a sè ha Wimbledon da conquistare. Martinez può essere una cartina di tornasole
Jannik Sinner Wimbledon – Sarebbe stato difficile pensare che Jannik Sinner non avrebbe fatto come l’araba fenice. Cioè sarebbe risorto dalle sue ceneri del passato per proiettarsi nel futuro. Un futuro che adesso si chiama Wimbledon, e che fino a questo punto della situazione sembrerebbe una meta possibile. Attualmente lui sta vincendo in maniera netta contro i suoi avversari, collezionando 6 game a non finire. E Martinez, il prossimo avversario domani, sarà il banco di prova.
Jannik Sinner Wimbledon
Un banco di prova sotto un certo aspetto duplice. Perchè se da un lato c’è l’esigenza di passare il turno al torneo, dall’altro lato bisogna dimostrare al mondo che si è il numero uno. Jannik è e rimane per noi italiani il numero uno. E la credenza è che lo rimarrà moralmente per molto tempo. Ma esiste la classifica mondiale a cui fare affidamento. E proprio lei non può che fare altro che dire al mondo intero chi veramente è il numero uno.
Lo vedono un po’ tutti Carlos Alcaraz che tallona il grande altoatesino. Molto probabilmente lo vede anche lui stesso, che prova l’arrampicata verso la vetta della montagna. Ma certamente Jannik vuole rimanere sulla cima, quella cima tanto faticosamente guadagnata. E farà di tutto per combattere contro il suo avversario volta per volta, match dopo match.
Si può avere la certezza di scommettere su di lui per la vittoria di Wimbledon? Un commentatore sportivo non ha la certezza assoluta di un giocatore che sta giocando un torneo. Può valutare un percorso svolto fino ad un certo momento. E si potrebbe magari azzardare che il match contro Martinez potrebbe essere una cartina di tornasole. Potrebbe dimostrare se Jannik è la assoluta macchina da guerra che ha sempre dimostrato di essere. O altrimenti è come, per un certo verso, Berrettini che ha bisogno ancora di una messa a punto per valutare la propria volontà di gioco.
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