Lo scorso lunedì 5 maggio, durante una gara del campionato britannico di Superbike sul circuito di Oulton Park, nel Cheshire, si è verificata una tragedia: due piloti sono morti in un violento incidente avvenuto subito dopo la partenza.
Le vittime sono Owen Jenner, 21 anni, e Shane Richardson, 29 anni, originario della Nuova Zelanda.
Lo schianto è avvenuto alla prima curva del tracciato e ha coinvolto un totale di undici piloti, tutti molto vicini tra loro nelle fasi iniziali della corsa. L’organizzazione ha sospeso immediatamente la gara, che poi è stata definitivamente annullata.
In un comunicato ufficiale si legge:
“Durante il primo giro della gara del British Supersport Championship a Oulton Park, all’uscita della curva iniziale, si è verificata una collisione multipla che ha coinvolto undici motociclisti. L’evento è stato prontamente fermato e il personale medico è intervenuto rapidamente a bordo pista. A causa della gravità dell’incidente, il resto della manifestazione è stato cancellato”.
Jenner ha perso la vita a causa di un grave trauma cranico. La morte di Richardson, invece, è stata comunicata successivamente dal Royal Stoke University Hospital, dove è deceduto a seguito di lesioni toraciche molto gravi.
Tragedia Superbike britannica: altri sei piloti feriti
Oltre alle due vittime, altri sei piloti sono rimasti feriti. Tra questi, Tom Tunstall ha riportato le lesioni più serie, con danni significativi alla schiena e all’addome.
Le condizioni degli altri piloti coinvolti, Carl Harris, Max Morgan, Cameron Hall, Freddie Barnes e Morgan McLaren-Wood, non destano particolare preoccupazione.
Incidente Superbike britannica: il video di @News Faster