Ascoli calcio – La stagione appena conclusa per l’Ascoli ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi, non solo per la mancata qualificazione ai playoff e una salvezza ottenuta con fatica, ma anche per il rendimento deludente della tanto attesa coppia d’attacco formata da Simone Corazza e Francesco Forte. Le aspettative riposte nei due “cannonieri” di spessore non si sono concretizzate, con i due giocatori che, insieme, non sono riusciti a trascinare la squadra a suon di gol nel decisivo girone di ritorno.
Ascoli calcio: Corazza e Forte delusi dal campionato?
L’auspicio di vedere all’opera il tandem Corazza-Forte aveva alimentato le speranze dei tecnici e dei sostenitori bianconeri nella prima parte del campionato. Tuttavia, a partire da gennaio, nel momento cruciale della stagione, l’Ascoli non ha quasi mai potuto schierare contemporaneamente i suoi due attaccanti di punta.
La sfortuna si è accanita sulla coppia gol: la prima e unica occasione in cui Corazza e Forte sono stati schierati insieme dal primo minuto risale alla sconfitta casalinga del 12 gennaio contro l’Entella (0-1), seguita da un’altra apparizione congiunta nel pareggio interno per 2-2 contro il Milan Futuro. Da quel momento in poi, la loro presenza in campo è stata alternata a causa di una serie di problemi fisici che hanno condizionato entrambi i giocatori.
Se il girone d’andata aveva visto un Corazza in grande spolvero, con 11 reti che lo avevano proiettato nella lotta per la vetta della classifica marcatori del girone B di Serie C, le cose sono cambiate radicalmente nel nuovo anno. La sua ultima doppietta risale al successo casalingo contro il Sestri Levante il 6 dicembre, e dopo l’assenza per la nascita del figlio, il bomber non è più riuscito a trovare la via del gol, nonostante il rinnovo contrattuale fino al 2027. Una fiducia che il giocatore non è riuscito a ripagare con le prestazioni sul campo.
Anche la stagione di Forte si è rivelata complicata, segnata dalla squalifica per il noto caso scommesse e conclusa con sole 3 reti in 10 presenze. I fischi e i cori di protesta ricevuti nell’ultima partita contro il Legnago sembrano presagire un addio imminente dell’attaccante bianconero. In definitiva, il potenziale offensivo sulla carta non si è tradotto in realtà, lasciando un velo di rammarico sull’annata dell’Ascoli.