Un nuovo progetto tecnico prende forma con scelte mirate e nessun ribaltone improvviso.
Il nuovo corso dopo Inzaghi
Dopo un’annata intensa, conclusa con un’amarezza enorme, l’Inter ha deciso di affidarsi a Cristian Chivu.
Il tecnico ha scelto di non cancellare quanto fatto in precedenza, ma di inserire correzioni mirate per correggere i punti deboli.
Non uno stravolgimento, piuttosto un aggiornamento ragionato.
Il fisico come priorità
Gli allenamenti sono diventati più intensi e personalizzati.
Le sessioni in palestra precedono quelle sul campo, con l’intento di ridurre al minimo gli stop muscolari.
La parola d’ordine è prevenzione, per garantire continuità durante tutta la stagione.
La ricostruzione mentale
Dopo la botta psicologica della finale di Champions, Chivu ha impostato un lavoro mirato sul gruppo.
Colloqui individuali, responsabilità condivise e niente posizioni fisse.
Chi dimostrerà sul campo, giocherà.
Tattica tra stabilità e innovazione
Il 3-5-2 resta lo schema base, ma non mancano le varianti.
Dal doppio trequartista al 4-2-4, il tecnico rumeno prova a rendere la squadra meno prevedibile.
Il pressing è più aggressivo e la manovra più diretta.
Prospettive per il futuro
Il cammino è appena iniziato, i risultati sono ancora altalenanti.
Ma i segnali indicano una crescita graduale che potrebbe portare i nerazzurri a diventare nuovamente protagonisti.
💬 Stepk dice la sua: Chivu non ha paura di toccare corde delicate. Non cerca alibi, mette la squadra davanti alle proprie responsabilità. Questo approccio potrebbe trasformarsi in un’arma decisiva nel lungo periodo.













