Il livello di competitività dei rally moderni è sempre più elevato e, quando si affrontano eventi dai chilometraggi ridotti, riuscire a mantenere il passo dei migliori risulta essere quasi impossibile, specialmente dopo due anni di assenza al volante.
Partendo da questo presupposto Luca Ferri non può che essere soddisfatto della sua prima presa di contatto con la Toyota GR Yaris Rally2 di Delta Rally, avvenuta all’Halloween Ronde.
Pronti, via ed il portacolori di CR Motorsport, in compagnia di Alessio Angeli, firmava il nono tempo assoluto sulla “Valdragone – Serravalle” in notturna al Sabato.
“Nella prima prova, quella di notte, ho cercato di prendere un po’ le misure” – racconta Ferri – “perchè non conoscevo questa Yaris, oltre che essere fermo da due anni. Il tratto iniziale era particolarmente scivoloso ma non avrei mai pensato che, di notte e con così tanta ruggine sulle spalle, sarei riuscito a rimanere abbastanza a contatto con i migliori. Il distacco non era alto.”
Alla Domenica, erano tre i passaggi rimanenti sullo stesso tratto cronometrato, la progressione del pilota di Arcugnano era tangibile con due ottavi assoluti che lo vedevano accorciare con costanza il gap da chi lo precedeva, mettendo dietro avversari ben più esperti ed allenati.
“Nella prima di Domenica ho cercato di capire dove mettere le ruote” – aggiunge Ferri – “e sullo sconnesso mollavo perchè la Yaris è ipersensibile, ad ogni minimo movimento del volante si muove, e devo farci la mano. Nella penultima pensavo di aver fatto meglio ma, su alcuni tratti veloci, non ero sicuro delle reazioni del mezzo. Ad ogni assistenza apportavamo modifiche all’assetto che mi facevano crescere in fiducia. Nell’ultima abbiamo provato a continuare a spingere, cercando allo stesso tempo di evitare ogni rischio inutile. Le antenne erano ben alte.”
Un ottavo assoluto, in gruppo RC2N ed in classe R5 – Rally2 che soddisfa il vicentino, un primo assaggio che potrebbe riportarlo in azione con maggiore costanza nel futuro.
“Questa Yaris è molto tecnica e precisa” – conclude Ferri – “ma va capita meglio, soprattutto sull’utilizzo di un motore con un range limitato. Spesso sei con la mano fissa sul cambio. Mi sono divertito molto ed ho guidato l’auto, non il contrario, ma andavo decisamente guardingo. Stare lontano due anni ed affrontare chi corre con costanza in questa classe è sempre molto difficile. Queste auto sono pazzesche, si frena veramente forte e si fanno percorrenze di curva incredibili. Sono consapevole di dove posso migliorare. Grazie a tutti i partners, al team che è sempre disponibile e ad un Alessio, gran professionista, che è veramente una bella persona.”




















