Situazione finanziaria in evoluzione: tra rifinanziamento e nuovi potenziali investitori
Bank of America al lavoro per il futuro dell’Inter
Entra in scena un nuovo attore di peso nella governance dell’Inter.
Il fondo Oaktree, azionista di controllo del club nerazzurro, ha affidato a Bank of America il compito di valutare le diverse opzioni finanziarie disponibili per rifinanziare circa 400 milioni di euro di obbligazioni garantite dai diritti commerciali e televisivi.
Si tratta di un passaggio cruciale, che punta a ridurre il costo del debito in essere, con l’orizzonte puntato sul 2027, quando scadranno i bond emessi da Inter Media and Communication.
Rifinanziamento strategico, ma occhio alla possibile cessione
L’obiettivo dichiarato è quello di consolidare la presenza di Oaktree nel capitale del club, anche se il fondo ha lasciato aperta la porta a valutazioni future di mercato, come da logica di investimento.
Fonti vicine alla vicenda raccontano di un crescente interesse da parte di altri fondi e investitori istituzionali, pur in assenza di trattative formali.
Il nodo principale è la valutazione del club: con ricavi stimati sui 500 milioni di euro, l’enterprise value dell’Inter potrebbe oscillare tra 1,2 e 1,5 miliardi, al lordo dell’indebitamento.
Una cifra importante, che impone scelte ponderate e investitori solidi in grado di garantire stabilità e visione a lungo termine.
I conti tornano e attirano attenzione
Sul piano economico, l’Inter si appresta a chiudere l’esercizio al 30 giugno con il miglior bilancio della sua storia.
Nonostante l’amarezza dell’eliminazione in Champions League per mano del PSG, i ricavi complessivi dovrebbero toccare il mezzo miliardo di euro, spinti dai circa 160 milioni provenienti dalle coppe europee.
Dopo anni di perdite, il club sembra finalmente in grado di generare utile, uno scenario che può solo aumentare l’appeal verso il mercato internazionale.
Analisi in breve
Il futuro dell’Inter si gioca su due tavoli paralleli: uno finanziario, con il rifinanziamento dei bond tramite Bank of America, e uno potenzialmente societario, con investitori che monitorano il dossier.
Oaktree si muove per rafforzare la posizione economica del club, ma non esclude un’uscita a condizioni vantaggiose.
Il bilancio record e la crescita dei ricavi potrebbero rendere il momento ideale per una cessione o per attirare nuove risorse strutturate.
💬 Stepk dice la sua
Stabilità economica e bilanci sani: sembra quasi un sogno per chi ha vissuto le turbolenze post-Triplete.
Ma guai a pensare che tutto sia risolto.
Senza una guida forte e con la possibilità che Oaktree valuti offerte concrete, il rischio è quello di finire nelle mani sbagliate.
Per ora, meglio rifinanziare e mantenere il controllo: il progetto Chivu merita continuità.


















