Nel match contro il Monterrey il nuovo tecnico non riesce a conquistare i tre punti
Un dato che pesa
Cristian Chivu non è riuscito a festeggiare la vittoria nella sua prima gara ufficiale sulla panchina dell’Inter.
L’ultimo a trovarsi in questa situazione era stato Stefano Pioli, che nel novembre 2016 aveva debuttato con un pareggio 2-2 nel derby contro il Milan.
Un risultato che ricorda come spesso l’esordio possa essere complicato, specie quando si affrontano partite di alto livello come quella al Mondiale per club contro il Monterrey.
Esordio difficile ma da cui ripartire
Nonostante l’1-1 sia un risultato deludente per i nerazzurri, serve vedere questo momento come una base da cui migliorare.
Chivu deve ancora plasmare la squadra e il gruppo è chiamato a rispondere sul campo, mostrando più grinta e determinazione.
Il debutto non è mai semplice e la pressione è alta, soprattutto dopo aver perso lo scudetto per un solo punto.
Ora si guarda avanti, con la consapevolezza che servirà più incisività e solidità per i prossimi impegni.
Analisi in breve
Il pareggio al debutto di Chivu fa tornare alla memoria l’esordio non vincente di Pioli nel 2016.
È un segnale che il cammino verso il successo può essere tortuoso, ma non impossibile.
La squadra deve lavorare e crescere per invertire la rotta e centrare risultati importanti.
🗣️ Stepk dice la sua
Il primo passo non è mai quello decisivo, soprattutto in situazioni complicate come questa.
Chivu ha il compito di ridare identità a un’Inter ancora fragile.
L’esordio senza vittoria non deve diventare un alibi, ma una spinta a fare meglio.
Serve più personalità e gioco concreto, se si vuole tornare a vincere. ⚽
