ROMA-PARMA CREZZINI POCO CONVINCENTE

decisioni incoerenti e gestione rivedibile

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ROMA-PARMA CREZZINI POCO CONVINCENTE

La sfida tra Roma e Parma ha lasciato più di un dubbio sul piano arbitrale. Il protagonista, suo malgrado, è stato Valerio Crezzini, alla sua quinta direzione in Serie A. Il fischietto toscano, reduce da Lecce-Sassuolo, ha mostrato limiti evidenti sotto diversi aspetti: tecnico, disciplinare e gestionale.

Crezzini ha scelto una direzione di gara all’inglese, lasciando molto giocare – solo sette falli fischiati nel primo tempo- ma la sua linea di condotta è apparsa troppo permissiva, con episodi chiave interpretati in modo incostante.

La partita si apre con un errore pesante: Lautaro Valenti interviene duramente su Ferguson, costringendolo a lasciare il campo. Un intervento che meritava almeno il giallo, ma l’arbitro non interviene, apparendo in ritardo nella lettura del gioco. Corretto invece il cartellino a Pellegrino, che colpisce Hermoso con una gomitata nel tentativo di anticipo.

L’episodio più discusso arriva però nel secondo tempo: goal annullato a Soulè per fuorigioco di Celik. Una decisione che lascia perplessi, in quanto Celik non sembra interferire sull’azione, e ad impattare sulla visuale del portiere è semmai Circati, posizionato davanti al tiro. Un’incoerenza evidente rispetto ad altri casi analoghi visti in stagione.

Da segnalare anche l’episodio del presunto rigore su Mancini, nel contatto con Britschgi: qui Crezzini sceglie bene lasciando correre, visto il contatto lieve.

Nel complesso la sua prova resta insufficiente: troppe incertezze, poca uniformità di giudizio e una gestione del ritmo che non convince. Crezzini dovrà crescere molto per imporsi stabilmente ai livelli più alti della categoria.

Serve più coraggio e continuità nelle decisioni, perchè a questi livello l’arbitro deve essere un punto di riferimento, non un fattore di confusione.

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