Il Cagliari di Pisacane è assente da qualche tempo. Dopo una partenza che faceva ben sperare, la fiamma dei rossoblu si è affievolita.
Da qualche giornata i rossoblu non vincono ma soprattutto non danno nemmeno la parvenza di poterlo fare.
Nelle ultime uscite, i sardi sono parsi molto più morbidi e rinunciatari rispetto alle prime giornate di campionato.
Manca la grinta messa in mostra all’inizio, la voglia di attaccare l’avversario.
Un calo brutto e preoccupante.
Non tanto di carattere fisico, ma prettamente di natura mentale.
La squadra gioca sempre con la linea bassa, chiusa per cercare di mantenere la porta inviolata, e pronta a ripartire.
Questo modo di giocare, sta portando solo ed esclusivamente risultati negativi.
Pochi i punti fatti nelle ultime giornate, e ancor peggio gioco latitante.
La squadra a Verona, ma anche tra le mura amiche contro il Sassuolo, ha iniziato a giocare dopo aver subito un terribile uno-due.
Un particolare curioso, ed allo stesso tempo inaccettabile.
Le partite si giocano dal primo all’ultimo minuto, cercando di giocare e mantenendo la concentrazione sempre al massimo livello.
Per ripartire, il Cagliari ha la necessità impellente di fare punti..
Servirebbero per dare morale alla squadra, e punti il classifica.
Il tecnico dei rossoblu deve tornare a proporre il suo calcio, senza timori reverenziali si nessun genere.
In questo modo la squadra non raccoglie nulla, ma rischia di cadere in un baratro cieco e buio.
Per evitare depressioni e periodi oscuri bisogna ripartire, far punti e cercare di dare il massimo in ogni campo.
La squadra non è certamente costituita da calciatori di prima fascia, ma è comunque composta da buoni giocatori, che meritano di potersi esprimere al meglio.



