Inter, cambiamenti rinviati e fiducia alla vecchia guardia

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La nuova stagione parte con poche novità reali

Senatori ancora protagonisti

L’Inter si ritrova a inizio campionato con la stessa ossatura degli anni passati.
Cristian Chivu avrebbe bisogno di rivoluzionare abitudini consolidate, ma per ora si affida agli stessi titolari che hanno segnato l’era Inzaghi.
Il peso della “vecchia guardia” rimane forte, nonostante la necessità di aprire un nuovo ciclo.

Un mercato condizionato

Dopo l’addio del tecnico piacentino e la delusione dello 0-5 di Monaco, ci si aspettava un intervento più deciso.
Eppure, con un tesoretto superiore ai cento milioni, la dirigenza ha scelto di agire senza scalfire l’undici titolare.
Sono arrivati giovani come Sucic, Luis Henrique, Bonny e il rientrante Pio Esposito.
A questi si sono aggiunti Diouf e soprattutto Akanji, unico vero colpo in grado di cambiare le gerarchie difensive.
L’uscita di Pavard ha aperto spazio allo svizzero, considerato più affidabile in termini di disciplina.

Le trattative mancate

Il nome che ha infiammato l’estate è stato Lookman, ma la trattativa si è arenata davanti al muro dell’Atalanta.
Nessuna alternativa è stata trovata, lasciando la squadra senza quell’uomo capace di saltare il diretto avversario.
La campagna acquisti ha quindi seguito più logiche finanziarie che sportive, senza inserire il tassello di qualità richiesto dai tifosi.

Vecchi problemi, nuove incognite

Il gruppo resta competitivo ma non sembra aver fatto il salto atteso.
Gli arrivi di Zielinski e Taremi lo scorso anno avevano illuso, questa volta regna maggiore prudenza.
San Siro ha già fatto sentire il suo silenzio di protesta, segno di un ambiente che pretende risposte.
Toccherà a Chivu portare idee nuove dentro uno spogliatoio ancora guidato dai senatori.

Prospettive per il futuro

Il percorso di questa Inter si giocherà sull’equilibrio tra continuità e innovazione.
Il contributo dei nuovi sarà fondamentale per dare linfa fresca, ma la responsabilità resterà sulle spalle dei titolari.
Solo se Sucic e Akanji sapranno integrarsi subito, la squadra potrà sembrare meno dipendente dalle vecchie certezze.

🗣️ La voce di Stepk: l’Inter non ha avuto il coraggio di stravolgere davvero.
La società ha preferito blindare i titolari, rinviando i grandi cambiamenti.
Così facendo si resta competitivi, ma senza il guizzo che serve per tornare al top in Europa. ⚽

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