Il mister Gattuso sta girando nelle squadre italiane per farsi una idea di chi potenzialmente convocare per la nazionale
Campionato vivaio calcio nazionale – Sappiamo tutti che un giocatore di calcio è più visibile sul campo di gioco che in base alle statistiche sul passato. E questo il commissario tecnico Gattuso si crede lo sappia benissimo, visto che le cronache sportive lo vedono girare. Naturalmente non come una trottola, ma come un attento osservatore delle squadre italiane mentre giocano o allenano. Il fine di questo girare è uno soltanto: farsi una idea riguardo le convocazioni per la nazionale italiana.
Campionato vivaio calcio nazionale
La domanda a questo punto è: esistono dei giocatori italiani? La risposta è clamorosamente si, anche se la leggenda delle squadre italiane popolate da giocatori stranieri è sempre vegeta. Sarebbe illogico per un commissario tecnico italiano andare a vedere delle squadre di calcio nazionali se non ci fossero giocatori. Sarebbe perfino quasi assurdo che un allenatore perdesse tempo per vedere dei giocatori che non potrebbe nemmeno convocare per la squadra titolare o nemmeno per le riserve.
Non è utile mettersi a fare dei nomi di possibili convocati. Per un fatto molto semplice: nella testa di Gattuso non c’è ancora nemmeno una lista totale di nomi. Solo molti segnalati. Molto probabilmente, nel chiuso delle camere d’albergo che sta frequentando, sta prendendo un sacco di appunti. Si sta segnando nomi di giocatori e descrizioni di posizioni in campo prima di dire di venire a Coverciano per gli allenamenti. E questo sotto un certo aspetto gioca a suo vantaggio, perchè la segretezza aiuta la strategia. Il resto che esce su internet sono possibilità.
Il tecnico Gattuso sa perfettamente che se iniziassero a circolare delle liste ufficiali di nomi di possibili convocati, la bomba salterebbe. Salterebbe per aria una volontà di calcolare al grammo e al centimetro chi deve ricoprire un ruolo e perchè. Come fu per una coppia di giocatori italiani di cui uno venne convocato solo per far sfogare verbalmente il proprio compagno di stanza. Una cosa questa valutata attentamente dal mister dell’epoca e che sembrerebbe abbia funzionato.
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