Del Piero, uno dei più grandi fuoriclasse che il calcio abbia regalato a questo sport.
Ecco un suo racconto, molto bello e particolare, perché racconta una storia di immensa gioia mista a grande tristezza.
Da queste parole si capisce però la grandezza di un fuoriclasse senza tempo.
“Avevamo appena alzato la Coppa del Mondo. Lo stadio era un’esplosione di gioia, i miei compagni festeggiavano… ma io ho lasciato tutto e sono andato da Trezeguet.
Sul suo volto c’era solo tristezza. Gli ho ricordato che era stato lui a regalare alla Francia l’Europeo del 2000, che nel calcio capita anche ai più grandi. L’ho abbracciato forte, perché a volte un abbraccio vale più di mille parole.
Poi ho cercato Zidane. Con Zizou ho un legame che va oltre il campo, un’amicizia che non ha bisogno di spiegazioni. L’ho trovato solo, nel tunnel, con lo sguardo ancora pesante per la sconfitta e per quel cartellino rosso. Quando mi ha visto, mi ha detto sorpreso:
“Wow, hai lasciato la festa per venire qui?”
E io gli ho risposto:
“La gioia non mi fa dimenticare gli amici.”
Ci siamo stretti in un abbraccio lungo, sincero. Mi ha regalato la sua maglia, l’ha firmata e in italiano mi ha detto parole che porterò sempre con me:
“Grazie amico mio. Sono felice per te. Sei il migliore con cui abbia mai giocato.”
E lì ho capito una cosa: le coppe, le vittorie, le medaglie… passano. Ma i legami, quelli veri, restano per sempre.” ❤️
Alessandro Del Piero
