Il reparto offensivo nerazzurro mostra segnali evidenti di difficoltà: si avvicina il momento delle scelte.
Reparto offensivo in tilt
L’Inter non gira davanti.
Lo dicono i numeri, ma lo confermano anche le sensazioni a ogni gara.
Il reparto offensivo sembra spento, senza ritmo, spesso scollegato dal resto della squadra.
I movimenti senza palla sono prevedibili.
La precisione nelle conclusioni è scesa vertiginosamente.
E, cosa ancora più preoccupante, manca quella cattiveria agonistica che faceva la differenza.
Dopo un finale di stagione deludente, l’inizio del Mondiale per club non ha dato segnali di risveglio.
I gol latitano, le azioni offensive si spengono tra passaggi sbagliati e scelte discutibili.
La brillantezza vista mesi fa sembra un ricordo.
Serve un colpo e una preparazione mirata
Cristian Chivu si trova già a un bivio.
Per rilanciare l’Inter, dovrà lavorare con forza sull’attacco già a partire dalla preparazione estiva.
Servirà uno scossone, magari anche sul mercato: un nuovo innesto che porti entusiasmo, alternative e soprattutto gol.
Il rischio è iniziare la nuova stagione senza una vera guida in avanti.
E questo, in una Serie A che si preannuncia agguerrita e imprevedibile, potrebbe essere fatale.
Non basta solo la condizione fisica: servirà anche un’identità tattica più fluida e verticale.
L’attuale rigidità offensiva rischia di penalizzare chiunque venga schierato là davanti.
Analisi in breve
L’Inter ha bisogno di ritrovare sé stessa nel reparto offensivo.
La squadra è bloccata, senza idee né brillantezza.
La preparazione estiva sarà decisiva per dare nuova linfa.
Ma forse servirà anche un nome nuovo, una scossa concreta che dia uno stimolo immediato all’intero reparto.
💬 Stepk dice la sua:
Un attacco spento non vince nulla.
La verità è che l’Inter ha smesso di fare paura.
Chivu dovrà capire in fretta su chi puntare davvero e pretendere un colpo pesante.
L’estate è il momento giusto per cambiare marcia.
Aspettare potrebbe essere troppo tardi.





















