Pallanuoto, Mondiali quarti di finale: Grecia-Italia: 17 a 11 (6-1, 3-1, 4-5, 4-4.)
Da quando il Ct. SandroCampagna guida la nazionale italiana, ovvero dal 2008 ininterrottamente, dopo la prima esperienza dal 2000 al 2003, non si era mai vista una partita cosi deludente e deprimente sotto ogni punto di vista tattico, fisico e mentale. Certamente l’espulsione di IocchiGratta nel primo quarto sul risultato di 3 a 1 per gli ellenici, è stata decisiva perchè ha costretto gli azzurri a giocare per 4′ con un uomo in meno, in cui la Grecia ha fatto tutto quello che voleva, ma proprio tutto, e preso il largo andando fino al 7 a 1, prima della ristabilita parità numerica.
Tuttavia, le azioni degli azzurri sembravano lente, stregate, impacciate, come se non avessero mai preparato una partita di pallanuoto, molto per merito dei greci e moltissimo per i demeriti degli azzurri, che sono entrati in acqua troppo sottotono per l’importanza di una gara del genere.
Bisogna dire che, oltre ad essere stati più forti, gli ellenici sembravano in mattinata di grazia, perchè ogni tiro, anche quello più stupido, entrava in rete tra l’incredulità dei giocatori italiani, che hanno segnato la loro 2da rete quando erano già indietro sul 9 a 1. Per loro entrava tutto, per noi, invece, pali, traverse e azioni frettolose, hanno precluso agli uomini di mister Campagna una improbabile rimonta.
Nel 3zo e 4to quarto c’è stata, si, una reazione, ma ormai era troppo tardi per invertire la rotta. Nonostante la buona volontà dei ragazzi italiani di cercare una seppur timida rimonta, i loro avversari ingranavano subito la marcia e riallungavano senza lasciare spazio alcuno.
Commento e analisi
Questa è una sconfitta pesantissima, lascerà delle cicatrici profonde, perchè si è avuta l’impressione che gli azzurri fossero da un’altra parte e non in vasca a lottare per una semifinale Mondiale. Indubbiamente l’espulsione ha inciso, ma quando ti chiami Settebello, non devi avere questo tipo di alibi e devi trovare sempre le soluzioni ad ogni criticità, è il loro mestiere.
La partita è stata a senso unico sia con l’uomo in meno e sia con l’uomo in più, insomma, per essere cattivi noi sembravamo il Kazakistan e loro la squadra più forte del Pianeta. Adesso non ci resta che resettare questa brutta giornata che, per carità, può capitare a tutti, e concentrarci sulla semifinale per il 5to ed 8vo posto contro il Montenegro per imparare nuove cose e fare esperienze formative per i prossimi Europei di pallanuoto, che ci saranno tra 6 mesi in Serbia a Belgrado, in cui capiremo subito se questa lezione porterà o meno dei miglioramenti. Domenica più che Settebello, è stato un vero e proprio Settebrutto.
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