La ventiduesima edizione del Rally Città di Scorzè si era aperta in piena linea con le ambizioni ed i desideri di Valerio Scettri, a caccia del poker di successi con l’intramontabile Renault Clio Williams gruppo A curata da Marchetto Racing.
Il portacolori di Rally Team, griffato Irontech Motorsport e sostenuto anche da Monselice Corse, tornava a far coppia con Roberto Segato ed il risultato era dei migliori, scratch sul primo crono.
Una partenza promettente al Sabato che veniva consolidata alla Domenica, secondo centro consecutivo tra le duemila gruppo A con già diciannove secondi sul primo inseguitore.
Ma il tintinnio di un fastidioso campanello d’allarme si faceva sempre più insistente, fino al controllo stop della prima “Fassinaro” che apriva il sipario su uno scenario rocambolesco.
“Siamo partiti molto bene, fin dalla spettacolo” – racconta Scettri – “ma sulla prima speciale di Domenica, a mezzo chilometro dalla fine, siamo rimasti senza freni. Sembrava un problema passeggero ma sulla successiva, ad un chilometro e mezzo dal termine, il pedale del freno è sceso a fondo e siamo usciti con i freni fumanti. Dopo due chilometri di trasferimento abbiamo dovuto spegnere l’incendio che era partito sulla pinza anteriore destra. Una volta risolto il problema ho isolato l’impianto frenante, lato naviga, e siamo entrati sulla terza speciale, pagando un ritardo di sei minuti che ha cancellato tutto il buon lavoro fatto in avvio.”
Piombato ad oltre un minuto da Bearzi, tra la penalità ed una “Piombino Dese” complicata, al pilota di Lozzo Atestino bastava mantenere la seconda piazza, dopo i ritiri di Peressutti e di Baldin, per garantirsi punti preziosi e conservare la leadership nella Coppa Rally ACI Sport di quinta zona ma la voglia di dimostrare il proprio potenziale si rivelava purtroppo fatale.
Dopo lo scratch sulla quinta prova era la ripetizione della “Fassinaro” a chiudere la partita con Scettri che parcheggiava la francesina da rally in un fossato, deponendo le armi.
“Grazie al fair play di Marco Modolo e della sua Motultech Racing siamo riusciti a ripartire” – aggiunge Scettri – “ma il gap era ormai incolmabile. Ci bastava solamente arrivare ma, quando hai la competizione in testa, non è facile trattenere la voglia di riscatto. Questa ci è stata fatale e, dopo una staccata troppo lunga sulla sesta prova, siamo finiti in un canale. Si poteva alzare il piede? Si doveva alzare il piede ma tra il dire ed il fare. Grazie a tutto il team, la vettura è stata perfetta, pinza a parte, e non possiamo che essere soddisfatti di quanto dimostrato anche qui.”
Uno zero pesante che, con la complicità del successo di Bearzi, dovrebbe tradursi nella perdita del comando delle operazioni nella CRZ di quinta zona, classe A7, con Scettri che scende in seconda posizione quando al termine della stagione mancano solamente due appuntamenti.
Se la serie federale resta ancora aperta, in attesa di un altro scontro diretto, la risalita nel Michelin Trofeo Italia, raggruppamento due in area C, risulta decisamente più complessa.
“Il campionato torna aperto” – conclude Scettri – “e ci giocheremo il tutto per tutto, titolo e accesso alla finale, in due round da coltello tra i denti. Ci faremo trovare di certo pronti.”




















