Juventus, rimonta che illude: la difesa resta un rebus

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Juventus

La Juventus ha ritrovato ancora una volta la forza della rimonta, ma il sorriso resta a metà.
Il problema difensivo rimane evidente: basta un episodio per mandare in tilt l’equilibrio della squadra.
Eppure, nonostante le falle, la manovra iniziale aveva convinto, mostrando fluidità e una certa personalità nel palleggio.
Il pressing alto ha dato i suoi frutti e la squadra ha saputo imporre ritmo nella prima parte di gara.
Quando però c’è stato da gestire le transizioni avversarie, i bianconeri si sono scoperti troppo facilmente.
L’impressione è che manchi ancora quella sensibilità difensiva che distingue chi lotta per il vertice da chi rincorre.

I cambi di Tudor

Se la retroguardia ha fatto acqua, va detto che Tudor dalla panchina ha cambiato la partita.
Ogni sostituzione ha avuto il suo peso, dall’innesto di energie fresche a quello di giocatori più abili negli inserimenti.
La squadra ha reagito con coraggio, riuscendo a costruire la rimonta anche grazie al nuovo assetto tattico impostato dal tecnico.
La mano dell’allenatore si è vista chiaramente, con scelte che hanno portato concretezza e occasioni pericolose.
La Juventus ha chiuso la gara in crescendo, pur senza trovare quella vittoria che avrebbe fatto la differenza in classifica.

Prospettive per il futuro

Questa Juventus dà segnali contrastanti.
Da un lato la capacità di rimontare mostra carattere e condizione fisica.
Dall’altro, la fragilità difensiva resta un tema che potrebbe pesare nel lungo periodo.
Tudor sta cercando di costruire un gruppo che sappia adattarsi e reagire, e i suoi cambi lo confermano.
Ma senza un sistema difensivo più saldo, la corsa alle prime posizioni rischia di diventare complicata.


💬 Stepk dice la sua
A me questa Juve ricorda un pugile che incassa troppo prima di reagire.
C’è forza, c’è voglia, ma manca quella compattezza che nei grandi cicli bianconeri era marchio di fabbrica.
La reazione finale mi piace, perché vuol dire che lo spogliatoio segue Tudor e che la squadra non molla.
Però non basta rimontare ogni volta: servono partite “pulite”, dominate dalla prima all’ultima azione.
Se la Juve troverà la sua solidità dietro, allora potrà davvero pensare in grande.
Altrimenti resterà sempre sospesa tra entusiasmo e rimpianti.

Articolo a cura della Redazione di Notizie Sportive
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