Inter
L’Inter ha trasformato il prato della Sardegna Arena in una pista da ballo.
Un 2-0 che racconta meno di quanto visto realmente, perché i nerazzurri hanno costruito tanto e sfiorato più volte la goleada.
Il lavoro di Cristian Chivu, che continua a cucire una tela ordinata e allo stesso tempo scintillante, ha trovato un’altra conferma.
Gli expected goals parlano chiaro: Martinez, Thuram e Calhanoglu hanno inciso con continuità, ma è stato Pio Esposito a illuminare la scena con un gol e occasioni pesanti.
Il possesso palla, accompagnato da un pressing feroce, ha reso i rossoblù spesso spettatori.
Cagliari
Il Cagliari ha provato a resistere, ma il peso tecnico degli avversari è stato evidente.
Folorunsho ha avuto un guizzo con xG 0.22, ma non è bastato a cambiare l’inerzia.
Borrelli e Gaetano hanno provato qualche iniziativa, pur senza incidere realmente.
La squadra ha subito la pressione nerazzurra, faticando a trovare soluzioni offensive e rimanendo troppo spesso schiacciata nella propria metà campo.
I tiri registrati sono stati pochi e non realmente pericolosi.
Prospettive per il futuro
Per l’Inter questo successo vale più dei tre punti.
La squadra mostra una crescita evidente nella gestione delle partite fuori casa, un segnale che potrà pesare nel lungo percorso stagionale.
La ChivuDance non è solo un’idea ironica, ma la fotografia di un gruppo che sa quando accelerare e quando addormentare il ritmo.
Il Cagliari, invece, dovrà rialzare la testa.
La sconfitta mette in luce i limiti offensivi e la difficoltà a rendersi pericolosi contro difese organizzate.
La salvezza passerà soprattutto dai confronti diretti, dove servirà più cattiveria sotto porta.
🗣️ La voce di Stepk
Questa Inter diverte, balla, e fa ballare gli avversari al suo ritmo.
Guardando i dati si nota come i nerazzurri abbiano trasformato il match in un assedio controllato: tanti tiri, tante occasioni, tanta personalità.
Il Cagliari ha provato a mettere un freno, ma sembrava di assistere a una danza in cui un partner trascina l’altro senza mai concedere pause.
E quando la musica si alza, i nerazzurri trovano il gol.
È questa la vera forza del gruppo di Chivu: alternare momenti di pressione devastante a fasi di calma apparente, senza mai perdere la bussola.
Un approccio che, se mantenuto, potrebbe trasformare l’Inter in una squadra capace di dominare a lungo.
E i tifosi già sognano che questa “danza” possa portarli a scrivere un’altra pagina gloriosa.
Articolo a cura della Redazione di Notizie Sportive
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