Italia, addio a Spalletti: tutte le ipotesi per il nuovo ct della Nazionale

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Dopo la clamorosa sconfitta contro la Norvegia e l’esonero annunciato, la panchina azzurra è ufficialmente vacante. Chi guiderà l’Italia verso il Mondiale 2026?

La fine dell’avventura Spalletti

La notizia è ufficiale: Luciano Spalletti non è più il commissario tecnico dell’Italia.

A renderlo noto è stato lo stesso allenatore toscano, spiegando di essere stato “sollevato dall’incarico” dal presidente della FIGC Gabriele Gravina.

L’esonero è arrivato dopo il pesante 0-3 subito contro la Norvegia a Oslo, nella prima gara del gruppo I per le qualificazioni al Mondiale del 2026.

Una sconfitta che ha profondamente compromesso il cammino degli azzurri verso la prossima Coppa del Mondo, in programma tra Stati Uniti, Canada e Messico.

Un verdetto severo ma inevitabile, che chiude prematuramente l’esperienza di Spalletti alla guida della Nazionale, iniziata solo pochi mesi fa tra entusiasmo e aspettative.

Il toto-ct: i nomi caldi

Con la panchina azzurra ormai vacante, si apre il dibattito su chi potrebbe essere il nuovo selezionatore.

I nomi di spicco come Carlo Ancelotti e Massimiliano Allegri sono fuori gioco, entrambi già impegnati su altre panchine.

Ma le alternative non mancano.

La suggestione più rumorosa è quella di un clamoroso ritorno di Roberto Mancini, che si sarebbe pentito di aver lasciato la Nazionale per volare in Arabia Saudita.

Tuttavia, per un possibile rientro andrebbe prima ricucito il rapporto con Gravina, deteriorato al momento dell’addio.

Un’altra opzione concreta è Stefano Pioli, attualmente in Arabia con l’Al Nassr ma accostato anche alla Fiorentina.

Il suo profilo risulta particolarmente apprezzato per esperienza, sobrietà e duttilità tattica.

Infine, resta in piedi anche il nome di Claudio Ranieri.

Nonostante l’annuncio del secondo ritiro, il tecnico romano è entrato nei quadri dirigenziali della Roma e potrebbe rappresentare una soluzione di transizione, magari in vista di un progetto a lungo termine.

Analisi in breve

Il futuro dell’Italia è ancora tutto da scrivere.

Con un girone di qualificazione già in salita e una rosa da ristrutturare, la scelta del prossimo commissario tecnico sarà decisiva.

Gravina dovrà muoversi con cautela ma senza esitazioni, per evitare ulteriori scossoni in una fase già delicata.

I nomi sul tavolo portano tutti pro e contro, ma la priorità resta ridare identità, solidità e motivazione a una Nazionale che appare smarrita e fragile.


Commento personale

L’esonero di Spalletti era nell’aria, ma la velocità con cui è arrivata la comunicazione ha sorpreso.

Il fallimento in Norvegia ha solo certificato ciò che si percepiva da tempo: l’Italia è un cantiere ancora aperto.

Tra tutti i candidati, Pioli sembra il più equilibrato, ma un ritorno di Mancini sarebbe la vera bomba.

Servirà coraggio e visione, non solo un nome altisonante.

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