Il calciomercato del Bologna è entrato nel vivo e tra i nodi più delicati c’è quello legato al futuro di Davide Calabria.
Il terzino classe 1996, arrivato in prestito dal Milan, è ormai prossimo a svincolarsi definitivamente, non solo per la scadenza del prestito, ma anche perché il contratto con i rossoneri è giunto al termine.
Una situazione che lo renderebbe teoricamente appetibile per molte squadre, ma che presenta comunque ostacoli non secondari.
Il primo è di tipo economico: Calabria al Milan guadagnava circa 2 milioni netti a stagione, una cifra fuori portata per le attuali politiche salariali del Bologna.
Il secondo è legato alla concorrenza: il terzino non resterà a lungo senza squadra, perché su di lui ci sono già più club.
La Fiorentina osserva con grande attenzione, anche per via del possibile ritorno sotto la guida di Stefano Pioli, con cui aveva conquistato lo scudetto nel 2022.
Un reunion che potrebbe stuzzicare il laterale bresciano.
Ma a muoversi con maggiore decisione è l’Atalanta.
Il club nerazzurro, tornato in Champions League, cerca rinforzi esperti per affrontare la stagione su più fronti e Calabria rappresenta un profilo gradito anche per caratteristiche tecniche e abitudine alla pressione.
Insomma, il Bologna pare sempre più orientato a non confermare il terzino, anche per fare spazio a nuove operazioni in entrata che rispettino il monte ingaggi.
Analisi in breve
Il destino di Davide Calabria sembra ormai lontano da Bologna.
La scadenza del prestito e la fine del contratto con il Milan lo renderanno libero a parametro zero, ma il suo futuro si deciderà in tempi brevi.
La Fiorentina potrebbe garantirgli continuità con un tecnico conosciuto, ma l’Atalanta è più avanti nelle trattative e il richiamo della Champions pesa.
Il Bologna, dal canto suo, sembra aver fatto le sue valutazioni, anche sul piano economico, preferendo concentrarsi su altri obiettivi.
💬 Stepk dice la sua ⚽ Calabria ha esperienza e qualità, ma al Bologna serve gente affamata e sostenibile a livello di ingaggio.
L’Atalanta sarebbe una destinazione ideale per lui, mentre in viola potrebbe rischiare di perdersi nel turnover di Pioli.
A Casteldebole si volta pagina. E fanno bene.





















