L’ex dirigente nerazzurro accusa apertamente l’ex tecnico: per lui l’uscita di scena è stata un errore umano e professionale
Inzaghi, critiche pesanti: “Ha approfittato della sua popolarità”
Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, Ernesto Paolillo, ex dirigente di spicco dell’Inter, ha attaccato senza filtri l’ex allenatore nerazzurro.
Secondo Paolillo, la decisione di Simone Inzaghi di lasciare l’Inter per l’Arabia Saudita è stata presa in modo scorretto e ha danneggiato profondamente l’immagine del tecnico.
Per lui, Inzaghi ha tradito la fiducia della società proprio nel momento più delicato della stagione.
L’accusa principale è legata ai tempi sbagliati dell’annuncio, a ridosso della finale di Champions League, un passaggio che Paolillo considera irresponsabile e disonesto.
Ha aggiunto che quattro anni di visibilità a Milano sono stati usati dal tecnico solo per garantirsi un maxi ingaggio, senza mettersi veramente alla prova come allenatore.
“Se davvero voleva dimostrare il suo valore, non avrebbe scelto l’Arabia”, ha detto Paolillo, mettendo in discussione anche il reale coinvolgimento emotivo di Inzaghi nel progetto Inter.
Il confronto con Mourinho: “Lui fu onesto, Inzaghi no”
Nel raffronto con José Mourinho, l’ex ad nerazzurro non ha dubbi.
Pur riconoscendo che anche ai tempi del Triplete ci furono sospetti e segnali, la gestione di quella separazione fu molto diversa.
Mourinho non comunicò nulla ai calciatori prima della finale, ma la società era perfettamente al corrente della sua decisione e tutto fu gestito con lucidità e rispetto reciproco.
Anche sotto il profilo emotivo, per Paolillo c’è una distanza abissale: lo Special One motivò al massimo il gruppo, trasformando la finale in una missione irripetibile.
Con Inzaghi, invece, il gruppo ha vacillato, e l’ex dirigente sospetta che dietro ci sia stato anche un tentativo del tecnico di trascinare con sé alcuni elementi della rosa.
Secondo Paolillo, l’impatto della notizia sull’ambiente è stato devastante e ha contribuito alla disfatta contro il PSG.
La gestione della finale: accuse pesanti
Non solo comportamentali, ma anche tecniche le accuse di Paolillo.
L’ex dirigente ha raccontato di aver notato il tattico dell’Inter alzarsi dalla panchina per discutere animatamente con Inzaghi durante la gara.
Un gesto che, a suo dire, evidenzierebbe un profondo disagio all’interno dello staff tecnico nella lettura della partita.
Per lui, le contromosse al piano del PSG sono mancate del tutto, e anche alcuni segnali provenienti dal campo hanno mostrato un’Inter confusa e poco preparata mentalmente.
Paolillo chiude sottolineando che, anche qualora i giocatori fossero stati all’oscuro della decisione di Inzaghi, la notizia trapelata dieci giorni prima ha comunque destabilizzato tutto l’ambiente, perché i diretti interessati l’hanno inevitabilmente letta, commentata e vissuta.
Analisi in breve
L’ex dirigente interista non usa giri di parole: per lui Inzaghi ha mancato di etica, di tempismo e di rispetto nei confronti del club.
Il paragone con Mourinho è impietoso e sottolinea come una comunicazione chiara e ben gestita possa fare tutta la differenza, anche nelle uscite di scena.
La frattura emotiva e gestionale generata dalla scelta di Inzaghi, per Paolillo, ha avuto conseguenze dirette sul risultato della finale.
L’ombra di questa vicenda, a suo dire, accompagnerà ancora a lungo la memoria recente del tifo interista.
🗣️ La voce di Stepk
Sono d’accordo con Paolillo. Inzaghi ha fatto tanto, ma ha scelto il momento peggiore per voltare le spalle.
La Champions si prepara col fuoco negli occhi, non col dubbio nei cuori.
E se davvero voleva essere ricordato come grande, non si scappa a pochi giorni da una finale.
Per me, uno scivolone che resterà nella storia nerazzurra.
Ci si lascia, sì, ma con dignità.




















