Debito alto, zero investimenti: ora tutti potrebbero essere sul mercato
Oaktree, il debito pesa: niente rinforzi, solo tagli
La nuova proprietà nerazzurra, il fondo Oaktree, sembra aver mostrato la sua vera direzione.
Niente proclami, nessuna rivoluzione, ma un messaggio freddo e preciso: contano solo i numeri.
Il debito da oltre 400 milioni pende come una spada, e l’obiettivo è chiaro: rientrare il più in fretta possibile.
Per farlo, l’unica strada appare quella delle cessioni.
Nessun investimento importante all’orizzonte, nessun colpo ad effetto: solo operazioni in uscita per far respirare i conti.
Tutti sul mercato? Cambia la filosofia
Da “non si tocca nessuno” a “tutti cedibili al giusto prezzo”.
Questo sembra ormai il mantra interno.
Ogni giocatore, anche i più rappresentativi, potrebbe essere sacrificato davanti all’offerta giusta.
L’idea di costruire un ciclo vincente viene messa da parte: oggi l’urgenza è far quadrare i conti, anche a costo di smontare l’ossatura della squadra.
La parola “progetto” diventa un’illusione, mentre la realtà si chiama ridimensionamento.
Analisi in breve
L’Inter rischia di entrare in una fase di svendita mascherata da strategia finanziaria.
Con un debito che incombe e una proprietà più attenta al bilancio che alla competitività, lo scenario è tutt’altro che rassicurante.
Chi pensava a una crescita graduale, dovrà fare i conti con una nuova era.
💬 Stepk dice la sua: questa non è programmazione, è fuga. Se Oaktree vuole solo riprendersi i soldi, lo dica chiaramente. L’Inter non è una tabella Excel. Si può vendere, ma con testa. Non svendere tutto per paura. Chi comanda ora deve dimostrare di essere all’altezza. O si rischia di buttare via tutto.


