Chi guarda altrove non serve più: il futuro va costruito con chi ha entusiasmo
Se Hakan Calhanoglu ha davvero deciso di aprire le porte all’addio, allora l’Inter non deve opporsi.
Trattenere chi non ha più motivazioni non ha senso.
Il Galatasaray lo aspetta? Che si facciano avanti con un’offerta vera e il club valuti senza esitazioni.
Il ciclo di Calhanoglu a Milano è stato positivo, ma ora è il momento di voltare pagina.
Il nuovo corso con Cristian Chivu ha bisogno di gente motivata, coinvolta e affamata.
E se si guarda alle risorse interne, un nome emerge con forza: Thomas Berenbruch.
Classe 2005, reduce da una stagione importante con la Primavera, è un profilo da seguire con attenzione.
Fisico, personalità, buon piede: ha mostrato di poter stare in campo con intelligenza.
Non si parla di titolarità fissa, ma di spazio graduale, crescita, fiducia.
Perché se davvero l’Inter vuole costruire un progetto sostenibile e ambizioso, allora bisogna avere il coraggio di puntare su chi ha entusiasmo e futuro.
Calhanoglu è sul viale del tramonto interista? Bene, che vada.
Noi guardiamo avanti.
Analisi in breve
Il possibile addio di Calhanoglu non deve spaventare.
L’Inter ha il dovere di pensare al progetto tecnico, non ai rimpianti.
Se arriva l’offerta giusta, si può chiudere senza traumi.
E nel frattempo, si lavori sulla crescita di ragazzi come Berenbruch, che rappresentano il domani.
🗣️ La voce di Stepk
Io la penso così: se uno vuole andarsene, lo accompagni alla porta.
E mentre saluta, si prepari Berenbruch.
Perché se non gli dai spazio adesso, quando lo farai?
Calhanoglu ha dato, ma basta nostalgie.
Serve gente con gamba, idee chiare e Inter nel cuore, non nella bio Instagram.





















