Sinner abdica al trono del tennis mondiale e si arrende ad Alcaraz: cosa non ha funzionato?

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L’ultima finale slam dell’anno va in archivio con il meritato trionfo allo US Open di Carlos Alcaraz, autore di una prestazione stupenda dinnanzi al folto pubblico dell’Arthur Ashe.

Lo spagnolo ha sfoderato la stoffa del vero campione, dominando per lunghi tratti e conquistando nuovamente la vetta del Ranking mondiale.

Tutti si aspettavano un match combattuto che magari si sarebbe prolungato fino al quinto e decisivo, un po’ sulla falsa riga di Parigi, ma le cose sono andate diversamente.

Il conto delle vittorie slam stagionali si divide equamente tra i due fenomeni del tennis moderno, ma il parziale degli scontri diretti non sorride affatto a Jannik Sinner.

La striscia di 65 settimane consecutive al primo posto mondiale si interrompe al termine di un match in cui l’azzurro non è mai parso in controllo della situazione subendo la ferocia di un Alcaraz in stato di grazia, un vero e proprio fiume in piena.

Per l’altoatesino è arrivato il momento di asciugarsi le ferite e continuare a lavorare in preparazione degli ultimi impegni annuali, tra cui spiccano la Coppa Davis e le Atp Finals di Torino in programma a novembre.

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