Cambio stadio per Olimpiadi: una richiesta così strana?

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Le Olimpiadi di Milano-Cortina 2025-26 incombono e viene aperta la richiesta di un cambio stadio. È cosi strano?

Cambio stadio per Olimpiadi – Uno stadio è e rimane la sede naturale di una competizione sportiva, come lo è il calcio più comune. Chi va allo stadio non ci va per fare la maglia o per seguire una lezione universitaria, o tantomeno per fare la spesa. Chi va allo stadio ci va, in determinati casi, per seguire un concerto a livello nazionale o per vedere la propria squadra giocare. La conditio sine qua non, cioè la condizione che permette tutto quanto, è che lo stadio sia libero da impegni coincidenti. Cioè non ci siano altre manifestazioni che coincidono con il concerto o il match.

Cambio stadio per Olimpiadi

Raramente possono esserci delle situazioni in cui l’agenda di uno stadio trova delle coincidenze difficili da gestire. Perchè dietro uno stadio ci sono delle dirigenze che non permettono che questo possa accadere. Tranne quando la città intera dove si trova lo stadio si trovi nelle condizioni di ospitare eventi al di la della sua propria gestione spicciola. In questo caso, Milano sta per ospitare con Cortina le Olimpiadi invernali, e si trova nella necessità massima. Cioè la monopolizzazione di tutte le sue strutture ricettive tra cui anche lo Stadio di San Siro.

La domanda a questo punto è molto semplice: può essere così strano che una squadra residente di Milano possa chiedere qualcosa. Nello specifico: può essere strano chiedere alle organizzazioni sportive di trasferirsi di stadio per giocare? Perchè una cosa del genere sta succedendo. E fa clamore che questa richiesta, a cui rispondere nel limite delle possibilità, sia una richiesta cosi fuori dal mondo. Praticamente allo stesso livello di bestemmiare in chiesa ad alta voce.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, cambiare stadio per una squadra non è cosi peccaminoso o così assurdo. Non lo è mai stato e si può pensare che non lo sarà mai. Basti guardare al match di Irsaele-Italia che non è stato giocato ne a Tel Aviv o altra città israeliana. Ma nemmeno in uno stadio di una città italiana. È stato giocato in campo neutro fuori dai due stati giocatori. E a parte la delicatezza della questione, il match è stato giocato regolarmente. Quindi cambiare stadio per giusta causa non è e non può essere un caso tanto nazionale o internazionale.

Foto: https://pixabay.com/it/photos/stadio-stadio-olimpico-struttura-1590576/

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