È stato un fine settimana complicato in casa Omega, reduce da una Cronoscalata Pedavena – Croce D’Aune che, pur portando in dote un podio, ha visto i due portacolori della scuderia di Verona soffrire, tra alterne sfortune, nella due giorni bellunese.
Il migliore è stato indubbiamente Renato Marchetto, al volante di una Fiat Punto seguita da Gigi Motorsport, vittima di una lunga serie di problemi di natura tecnica che gli ha fatto scivolare tra le dita una quasi certa vittoria di classe, obbligandolo ad accontentarsi del secondo in E1 1400.
Un boccone amaro da digerire, guardando il distacco di solo 1”28 dal successo di categoria.
“Un weekend più negativo che positivo nonostante il podio” – racconta Marchetto – “perchè, dopo venti gare senza mai aver avuto problemi, questa volta abbiamo vissuto tre giorni complicatissimi. Problemi ai semiassi ed ai giunti durante le prove, passando poi a guai all’alternatore. Domenica mattina sembrava tutto a posto ma la Punto ha cominciato ad andare a tre, probabilmente per un problema alle bobine. Abbiamo vinto gara 1 di un soffio mentre in gara 2, provando a tirare per creare margine, ho avuto le stesse brutte sensazioni allo sterzo. Quando si viaggia di sesta sul veloce non è piacevole. Complimenti ad Ergazzori ed a Giovannini ma ancora di più al team Gigi Motorsport. Li ho fatti lavorare parecchio in questi giorni ma sono sempre stati efficienti. Grazie alla scuderia ed a tutti i nostri partners.”
Un Sabato ed una Domenica da dimenticare del tutto per Alessandro Zanoni, in campo con una Nova Proto NP03 curata da Rope Motorsport, sfortunato protagonista del fine settimana.
Il pilota di Sant’Ambrogio di Valpolicella, nonostante un’ottima sessione di prove che fotografava in quinta posizione assoluta, incappava in una fatale toccata in gara 1.
Stringendo i denti la seconda punta del sodalizio di Verona tagliava il traguardo, archiviando la pratica in tredicesima piazza nella generale ed in undicesima di E2SC-SS, quinto tra le millesei.
Chiusa la partita per il successo nell’International Race Salita Zanoni, nell’ultimo round previsto dal calendario, può ancora puntare ad agguantare il treno di testa per il podio.
Diversa la questione nel Campionato Italiano Velocità Montagna con un tredicesimo in classe ed un trentaduesimo di gruppo figli di un 2025 che si è rivelato ad oggi fin troppo avaro.
“Dopo delle buone prove puntavamo a fare il colpaccio in gara” – racconta Zanoni – “ed invece, a causa di un rigagnolo d’acqua a meno di un chilometro dal traguardo, ho perso il controllo in staccata e, su una destra, ho sbattuto con il posteriore. Sono riuscito a rimettere in moto e ad arrivare in cima ma la gara era compromessa. Era la nostra prima volta qui ed i presupposti per fare bene c’erano tutti. Grazie alla mia famiglia, ad Omega, a Rope Motorsport ed a tutti i partners. È un 2025 che non vuole girare per il verso giusto e ce ne facciamo una ragione.”




















