Difetto Juventus? Beh non è solo uno, sono tanti. Il più grave è quello però di non saper chiudere le partite, e quello di buttar via punti in serie, in maniera assolutamente sconsiderata.
Quattro pareggi consecutivi tra campionato e Champions League non sono frutto del caso.
Manca, oltre a qualità e forza a centrocampo, la concentrazione.
Tudor si ostina a non voler piazzare tre centrocampisti in mezzo al campo, per dare forza, quantità e qualità al reparto.
Troppo ingessato al suo 3-4-2-1, mai una variazione sul tema.
Inoltre manca troppo spesso la concentrazione giusta.
In vantaggio al 90esimo minuto, non si può prendere un gol da calcio d’angolo, mentre la difesa dorme in mezzo all’area.
Questo è il più grande difetto della squadra del tecnico croato.
Lui deve infondere certezze e tenere tutti concentrati fino al triplice fischio.
Non sono più ammessi errori.
In Champions, molto probabilmente la Juve uscirà di scena moto presto, manca troppa qualità.
In un campionato mediocre come quello italiano, però, si può e si deve fare molto di più.
Basterebbero alcuni accorgimenti tattici e soprattuttto mentali, per provare a restare agganciati ai piani superiori della classifica.





















