Erano davvero tanti i nomi prestigiosi che hanno animato la quinta edizione della Fiorio Cup ma Giovanni Trentin non si è fatto intimorire, mettendo in campo una prestazione di elevato livello che ha confermato la sua crescita esponenziale.
Il pilota di Montebelluna, al volante della Toyota GR Yaris Rally2 di Delta Rally con Alessandro Franco, si metteva in scia a Mabellini sul primo passaggio della “Masseria Camarda”, firmando il secondo tempo in prova ed accusando un ritardo di poco più di mezzo secondo dal primato.
Un problema di natura fisica vedeva il giovane portacolori di MT Racing e di ACI Team Italia, sempre sostenuto da Movisport, costretto a giocare in difesa per il resto della Domenica.
“Sulla prima prova ho avuto un problema ad un braccio” – racconta Trentin – “e penso si sia trattato di uno strappo. Da quel momento in avanti non sono più riuscito a guidare come avrei voluto e girare il volante mi faceva un male cane. Non volevo abbandonare ed ho resistito.”
Pur incappando in varie penalità il trevigiano piazzava una bella zampata sulla prima “Trullo Camarda”, vincendo la prova con poco più di sette decimi su Mabellini.
Stringendo i denti il giovane figlio d’arte si confermava tra i protagonisti anche sul crono conclusivo, mancando un altro scratch per poco meno di otto decimi a favore di Solans.
Il sesto posto assoluto rende chiaro il valore della prestazione espressa, contando un ritardo di 26”39 che, al netto dei 30” di penalità incassati, gli sarebbe valsa la vittoria assoluta.
“Ho fatto il possibile per cercare di andare avanti” – aggiunge Trentin – “e vedere che, nonostante il male al braccio, sono state le penalità a toglierci la vittoria di mano mi dispiace parecchio. Senza quel problema fisico, non avevo proprio la forza per tenere lo sterzo, saremmo riusciti a fare molto meglio ma, guardando il cronometro, sono comunque felice.”
Un’opportunità notevole, quella concessa dalla famiglia Fiorio, che ha consentito a Trentin di confrontarsi con big del calibro di Loubet, di Aghini e di Delecour e con altre giovani promesse.
“Grazie ad Alex ed a tutta la sua famiglia per questo invito” – conclude Trentin – “e spero di poter tornare qui anche il prossimo anno perchè brucia non aver vinto. Ci siamo divertiti tanto, il tracciato era interessante e l’organizzazione al top. Tanto il pubblico presente per un fine settimana che, oltre a regalarci divertimento, è stato un ottimo allenamento per il futuro.”




















