Calcio, rissa fra tifosi Atalanta e Inter: muore un ragazzo : non è più sport
Mancano valori di cultura e sport nel calcio per arrivare a un episodio come quello che ha portato gli ultras di Atalanta e Inter e scontrarsi brutalmente ieri sera. Sulla strada ha lasciato la vita un ragazzo di 26 anni: vale la pena perdere la vita in questo modo?
Si chiamava Riccardo Claris e un diciannovenne, Jacopo De Simone, si è consegnato ai carabinieri ed è sospettato di averlo accoltellato. Avrebbe detto di aver agito per difendere il fratello. Andiamo a vedere come si sono svolti i fatti secondo le testimonianze.
A far scattare la rissa sarebbero stati dei contrasti legati al tifo sportivo e alcuni residenti hanno detto di aver visto spranghe e bastoni. Tutto è cominciato all’esterno di un bar in Borgo Santa Caterina tra due piccoli gruppi di tifosi, uno appartenente alla tifoseria atalantina e uno interista dopo che il 19 enne, insieme al fratello gemello e ad alcuni amici, aveva intonato un coro. La vittima era laureata in Economia e Commercio, originaria della Val Brembana, frequentava invece la Curva Nord dell’Atalanta.
La lama e il manico del coltello sono stati ritrovati a poca distanza dalla vittima. I carabinieri e la scientifica sono al lavoro per ricavare le impronte digitali e il Dna. Il reo confesso è in carcere in attesa dell’interrogatorio di convalida del Gip. Sono in corso le indagini per chiarire la dinamica dei fatti ed eventuali responsabilità di altri soggetti.
