Modena Calcio: ecco cosa è successo, perché non è stata serie A?

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Modena News

Modena Calcio – A Modena, la delusione per una stagione dalle promesse non mantenute sta gradualmente svanendo. Nel calcio, lo sguardo retrospettivo ha breve durata, presto soppiantato dalla proiezione verso il campionato venturo. Tuttavia, un’analisi numerica del percorso da agosto a oggi si rivela utile per comprendere la reale portata dell’andamento altalenante del Modena. Un andamento che non si è concretizzato unicamente nelle quattro amare partite di maggio, un mese iniziato con grandi aspettative dopo il successo esterno di Bari e conclusosi con un solo punto, lasciando ad altri la contesa dei playoff. Playoff che, forse, non sarebbero stati più di un breve intermezzo, ma nel calcio, si sa, nulla è scontato.

Modena Calcio: i problemi del girone di ritorno

Questa post-season sarà vissuta da spettatori, magari con una punta di distrazione, osservando quali avversari ritroveremo il prossimo anno e chi invece spiccherà il volo verso la Serie A. Ma tornando ai numeri, i 45 punti conquistati (frutto di dieci vittorie, quindici pareggi e tredici sconfitte, il peggior bilancio numerico degli ultimi tre campionati cadetti) si suddividono in 11 punti nelle dodici gare sotto la guida Bisoli (media di 0,91 a partita) e 34 punti nelle ventisei partite con Paolo Mandelli in panchina, con una media scesa a 1,3 proprio nelle ultime due settimane di maggio, dopo aver toccato l’1,5 al termine della trasferta di Bari. È innegabile che le ultime quattro partite abbiano pesato, portando a soli 21 punti nel girone di ritorno (quattordicesima posizione), contro i 24 della prima fase (decimo posto). Va però riconosciuto che, dall’arrivo di Mandelli, la squadra non ha mai realmente gravitato in zona retrocessione, mantenendo sempre un margine di sicurezza.

L’attacco gialloblù ha chiuso con un discreto settimo posto grazie a 48 reti (1,26 a partita), realizzate da ben 18 giocatori diversi. Il capocannoniere è stato ancora Palumbo con 9 gol, seguito da Caso e Pedro Mendes con 5, Gliozzi e Santoro a quota 4, Defrel a 3, Abiuso, Beyuku, Bozhanaj e Di Pardo con 2, e Zaro, Idrissi, Caldara, Dellavalle, Cauz, Cotali, Gerli e Magnino con una rete ciascuno. Nel computo anche due autoreti a favore, entrambe nel derby di ritorno con la Reggiana. La difesa, invece, non ha brillato per solidità, mantenendo la porta inviolata in sole sette delle trentotto partite. I 49 gol subiti (1,28 a partita) valgono un dodicesimo posto nella classifica dei reparti arretrati.

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