Dumfries e la delusione nerazzurra: tra addio a Inzaghi e voglia di riscatto

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Il laterale olandese analizza l’amaro epilogo della stagione e guarda avanti con determinazione

Denzel Dumfries non si nasconde e affronta a viso aperto la delusione per un finale di stagione che ha lasciato cicatrici profonde nello spogliatoio dell’Inter.

La sconfitta nella finale di Champions League contro il PSG, seguita dalla decisione improvvisa di Simone Inzaghi di lasciare il club, ha colto tutti di sorpresa.

“Siamo arrivati insieme quattro anni fa, abbiamo creato qualcosa di molto forte, eravamo una famiglia“, ha confidato Dumfries ai microfoni di Algemeen Dagblad.

Parole cariche di rispetto per l’ormai ex allenatore, con il quale non è riuscito a salutarsi di persona, travolti dalla confusione post-finale, ma con cui si è sentito per un ringraziamento reciproco.

L’addio di Inzaghi è stato percepito come un colpo duro: “È stato uno shock – ha ammesso l’olandese – ma nel calcio bisogna guardare avanti”.

E infatti adesso è tempo di voltare pagina. Il gruppo è pronto ad accogliere il nuovo tecnico Cristian Chivu, che conosce bene l’ambiente e su cui lo spogliatoio pare riporre fiducia.

Ma oltre al discorso tecnico, Dumfries ha tracciato un bilancio personale della sua annata in nerazzurro: “Sono soddisfatto della mia crescita, sia come giocatore che dal punto di vista mentale“.

Il rammarico però resta, perché una stagione senza trofei per l’Inter è difficile da digerire.

A volte ti svegli e ti chiedi: cosa è successo?” – dice con amarezza, ricordando quanto siano ancora vive le ferite di quel finale beffardo.

Il tempo per le lacrime però è finito: ora c’è una nuova stagione da costruire.

E l’obiettivo è uno solo: tornare subito a vincere.


💬 Stepk dice la sua
La botta è stata forte, inutile girarci intorno.
Perdere una finale così, poi vedere Inzaghi andar via senza nemmeno un saluto vero… è roba che ti resta dentro.
Ma proprio qui si vede il carattere.
Dumfries parla da leader, non si nasconde.
Ora voglio vederli rabbiosi: niente più scuse, serve una squadra che azzanni ogni partita.
Chivu parte con una montagna da scalare, ma da questi ragazzi mi aspetto una risposta da grande Inter.

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