Il retroscena dell’addio tra Inzaghi e l’Inter: il tecnico ha scelto di chiudere un ciclo

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L’ex tecnico nerazzurro ha spiegato ai dirigenti le ragioni della sua decisione: stanchezza e fine di un percorso

Dopo la sconfitta in finale di Champions League contro il PSG, l’addio di Simone Inzaghi all’Inter è stato ufficiale e, col senno di poi, inevitabile.
A rivelare un interessante retroscena è stata una fonte interna alla dirigenza nerazzurra, che ha raccontato il momento esatto in cui il tecnico ha comunicato la sua volontà.

Inzaghi, parlando con grande lucidità e senza troppi giri di parole, avrebbe detto: “Non ce la faccio più, mi sento svuotato, credo che il mio tempo qui sia finito”.
Chi era presente in quel confronto aveva già intuito che il mister stava maturando questa decisione, soprattutto dopo le ultime settimane cariche di tensione e amarezza.

Quella frase è bastata.
Nessuno dei dirigenti ha tentato di convincerlo a restare.
Non per mancanza di stima, ma perché quando un allenatore confessa apertamente di aver perso la motivazione, è giusto prendere atto della realtà.
Inzaghi, dopo quattro anni intensi, ha sentito il peso delle responsabilità e ha preferito non forzare la mano, lasciando il posto a un nuovo progetto e a nuove energie.

Anche se la sua uscita è avvenuta senza polemiche e con grande rispetto reciproco, resta il rimpianto per una stagione chiusa senza trofei, nonostante il grande cammino fino alla finale europea.


🗣️ Il commento di Stepk
Un addio così fa male, ma va rispettato.
Inzaghi è andato via con dignità, senza proclami e senza alibi.
Chi ama l’Inter deve solo ringraziarlo per quanto ha fatto.
Forse, un ciclo davvero si era chiuso: adesso tocca a Chivu, ma servono idee, rinforzi e… fame.
Perché l’Inter ha ancora l’obbligo di lottare per vincere.

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