Le analisi ambientali sul terreno dell’area San Siro danno l’esito sperato: tutto regolare per ora, nessun ostacolo immediato ai piani di Inter e Milan
Nessun allarme dal sottosuolo: il progetto resta in corsa
Milan e Inter possono tirare un primo sospiro di sollievo.
Dopo aver formalizzato l’interesse all’acquisto dell’area di San Siro, i due club hanno avviato una serie di controlli tecnici per verificare lo stato del terreno e delle aree circostanti.
Il primo nodo da sciogliere riguardava le bonifiche ambientali, tema caldo nella trattativa con il Comune di Milano: al momento, non sono necessari interventi di risanamento.
I sondaggi, effettuati su varie zone strategiche come il Parco dei Capitani, i parcheggi Nord e Sud, il piazzale d’ingresso del Meazza e lo stesso stadio, hanno dato esiti rassicuranti.
Nel parco, ad esempio, non è stato trovato alcun residuo inquinante, e le verifiche hanno confermato quanto già emerso nel 2015 durante i lavori per la metro M5: nessun superamento dei limiti per aree verdi o residenziali.
I sondaggi ambientali: dati sotto controllo
Le altre zone analizzate hanno visto 58 sondaggi totali.
In 24 casi, i risultati sono pienamente conformi agli standard ambientali più severi.
I restanti 34, pur rientrando nei parametri per l’uso industriale e commerciale, sono comunque in linea con la destinazione attuale dell’area, che comprende piazzali, parcheggi e aree pubbliche.
Particolare attenzione è stata riservata anche all’interno del Meazza: qui sono stati realizzati 12 sondaggi.
In otto di questi sono state individuate lievi tracce di sostanze come idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti e idrocarburi totali, ma in quantità contenute.
La presenza della pavimentazione e la tipologia dell’area (ricreativa e sportiva) non rende necessaria alcuna bonifica immediata.
Analisi in breve
Le valutazioni ambientali rappresentavano un possibile ostacolo alla realizzazione del nuovo impianto o al riutilizzo dell’area San Siro.
Ma i risultati ottenuti consentono a Milan e Inter di guardare avanti senza intralci tecnici.
Tutto è sotto controllo, le soglie di rischio non sono state superate in modo critico, e nessuna azione correttiva è oggi richiesta dalle autorità.
Un primo passo, piccolo ma fondamentale, verso un futuro nuovo stadio condiviso o una diversa riqualificazione dell’area.
💬 Stepk dice la sua
Chi pensava che il progetto si sarebbe arenato nelle secche delle bonifiche, per ora si sbaglia.
Tutto nella norma, e le due milanesi si avvicinano al traguardo con un ostacolo in meno.
Ora tocca alla politica non rallentare con burocrazia inutile.
Lo spazio c’è, i vincoli non ci sono, la volontà pure: avanti tutta.



















