Dopo il colpaccio contro il PSG, i brasiliani stuzzicano i nerazzurri con un coro che fa discutere
Dalla sorpresa al sarcasmo
Una frase scandita con orgoglio e sarcasmo ha infiammato il Mondiale per Club: “Il Botafogo non è l’Inter di Milano”.
Un coro che ha subito conquistato i social, lanciato dai tifosi del Botafogo all’indomani del successo contro il PSG, campione d’Europa in carica.
L’ironia dei supporter brasiliani è andata dritta a segno, evocando la storica sconfitta per 5-0 che l’Inter ha subito proprio contro i parigini in finale di Champions.
Uno sfottò travolgente, che ha trasformato lo stadio in un’arena di provocazioni.
Il gol che ha scatenato il tutto
Il merito va a Igor Jesus, autore del gol che ha deciso il match contro il PSG al 35′.
Con quella rete, il Botafogo ha centrato la sua seconda vittoria nel gruppo B, salendo in vetta con 6 punti.
Un’impresa che nessuno avrebbe previsto dopo la vittoria dei francesi contro l’Atletico Madrid.
La squadra di Renato Paiva ha mostrato compattezza, solidità e freddezza, al contrario del PSG che ha lasciato spazio a errori e distrazioni.
Una prestazione che ha attirato l’attenzione del torneo… e non solo.
La ferita interista brucia ancora
L’Inter, reduce da una batosta pesante in finale contro i parigini, è diventata il bersaglio perfetto di cori e sfottò.
Il riferimento è chiaro: il Botafogo ha saputo fare ciò che i nerazzurri non sono riusciti a fare.
E così, tra le risate e l’entusiasmo del pubblico sudamericano, il tormentone continua a diffondersi, sottolineando l’amara eredità di quella finale.
Analisi in breve
Il Mondiale per Club si sta trasformando in un palcoscenico non solo tecnico ma anche emotivo.
Il Botafogo, considerato da molti un outsider, ha messo in crisi una delle favorite e rilanciato l’orgoglio brasiliano.
Dall’altra parte, l’Inter si ritrova a gestire non solo le sfide sul campo, ma anche le ombre di un passato recente che ancora fa male.
La risposta ora deve arrivare con i risultati, non con le parole.
💬 Stepk dice la sua
Lo sfottò? Legittimo. Quando vieni travolto in una finale, devi accettare anche questo.
Il coro del Botafogo fa male perché è vero: i brasiliani hanno fatto quello che noi non siamo riusciti a fare.
Serve carattere. Serve memoria. E serve soprattutto una reazione da Inter, quella vera. Non quella delle figuracce.
