Dalla Croazia a San Siro, passando per le emozioni di un sogno che diventa realtà: ecco cosa ha raccontato il nuovo centrocampista dell’Inter.
L’approdo all’Inter: un salto enorme voluto con forza
Petar Sucic, nuovo volto del centrocampo nerazzurro, si è raccontato in un’intervista in cui ha parlato delle prime sensazioni da giocatore dell’Inter.
Il salto è stato netto, e lui non lo nasconde: la trasformazione è grande, sia come vita che come carriera.
Ma, sottolinea, è stata una scelta voluta: ora si trova in una realtà che definisce “immensa” e l’obiettivo è chiaro – crescere e vincere.
Parole semplici, ma cariche di ambizione, pronunciate con la testa bassa di chi sa di avere tutto da dimostrare.
I paragoni illustri? Li rifiuta con intelligenza
Quando gli si chiede se si riveda in campioni come Brozovic, Modric o Kovacic, Sucic smorza subito i toni.
Non ama paragonarsi a nessuno, né tantomeno vuole sembrare uno che si sente arrivato.
“Voglio solo essere la versione migliore di me stesso” – ha dichiarato.
Un centrocampista moderno, che può agire da regista o da mezzala, pronto a dare tutto in ogni ruolo necessario.
E quando guarda attorno a sé, non ha dubbi: il centrocampo dell’Inter è il più forte del mondo.
Dappertutto, dice, si respira qualità pura.
Modric al Milan? Sucic sogna un derby da favola
Una delle immagini più affascinanti evocate da Sucic è il possibile arrivo di Modric al Milan.
Per lui, croato come Luka, sarebbe un’esperienza indimenticabile affrontarlo in un derby.
Finora hanno condiviso la maglia della nazionale, ma sfidarsi a San Siro, in un Inter-Milan, sarebbe qualcosa di unico.
Lo stadio lo ha già stregato: quando ha messo piede a San Siro per la prima volta in Inter-Fiorentina, si è fermato a guardarlo.
“Non è uno stadio… è la casa del calcio“, ha detto.
L’impatto con Chivu: precisione e schiettezza
Infine, un passaggio sul suo nuovo allenatore, Cristian Chivu.
Sucic lo descrive come un tecnico appassionato, diretto e concreto.
Ogni allenamento è curato nei minimi dettagli, e il mister non si nasconde mai dietro le parole.
Finora non gli ha dato compiti particolari, ma solo una richiesta chiara: ascoltare, imparare, entrare in sintonia con squadra, metodo e ambiente.
Un invito a capire, prima di agire.
Analisi in breve
Sucic si è presentato con umiltà e idee chiare.
Ha ribadito la voglia di crescere in un contesto top come quello dell’Inter, senza rincorrere paragoni pesanti.
Si è definito un giocatore duttile e moderno, pronto a mettersi al servizio del gruppo.
Il possibile incrocio con Modric aggiunge un pizzico di poesia calcistica, e l’impatto con Chivu lascia intravedere un percorso serio e ambizioso.
L’Inter potrebbe aver pescato una perla vera per il futuro.
🗣️ Il commento di Stepk
A me questo ragazzo piace.
Non si atteggia a fenomeno, non fa proclami e già questo è segno di maturità.
Parla poco e pensa a lavorare, e in un’Inter che ha bisogno di giovani con fame e cervello, può essere un’aggiunta molto interessante.
Se davvero ha capito dove è arrivato, come dice lui, allora non servirà molto tempo per vederlo incidere.
E se un giorno si troverà davanti Modric… sarà la sfida perfetta per far capire a tutti che il futuro è già cominciato.




















