Sinner ha perso contro Bublik agli ottavi di finale. Ci si aspettava di meglio. Ma lui è un giocatore meccanico?
Jannik Sinner erba – Un collega di Tuttosport.it, parlando di Jannik Sinner, ha detto che non è ne una macchina ne un robot. Forse perchè molti, se non tutti, si aspettano da lui vittorie su vittorie. Questo agli Open di Wortmann, su erba, contro Bublik non è successo. Soprattutto con la aggravante, se cosi la possiamo chiamare, che il combattimento riguardava i piani bassi del torneo. Trattandosi degli ottavi di finale, per un tennis di alto livello questi sono i piani bassi.
Jannik Sinner erba
Visto che Jannik è diventato un campione, la gente vorrebbe da lui una vittoria continua sui campi da tennis. Da un lato gli scommettitori perchè vogliono le loro vincite. Dall’altro lato gli sponsor che cercano dai loro contratti remunerazioni sempre più alte per le proprie aziende. Da un altro lato ancora gli organizzatori dei tornei, che vedono nei campioni altolocati del tennis le mosche al miele degli spettatori. Da un ultimo lato i fan che vogliono il loro campione vincitore altrimenti prendono e se ne vanno da Alcaraz.
Però alla fine, come ben sottolinea il collega, Jannik non è una macchina. Non può avere le prestazioni di una macchina. Non può sfornare partite sempre più entusiasmanti come una macchina. E soprattutto non può far divertire come una intelligenza artificiale che scrive testi comici a ripetizione, cioè una macchina. Jannik è e resta un essere umano con i pregi e i difetti di un essere umano. Con le forze e le debolezza di un essere umano e quindi con le capacità e le incapacità di un essere umano.
La disfatta contro Bublik si sente. Lui la sente certamente. Ed è poco valido farsi scudo contro la precedente pausa-squalifica che ha dovuto sopportare. Adesso Jannik è un essere umano. Sotto un certo aspetto lo è sempre stato ma molti, sperando non lui, se ne sono dimenticati. La cosa più importante per lui è capire cosa sta succedendo della sua carriera sportiva e se necessario fare chiarezza in se stesso. Perchè solo su un foglio bianco si può fare il migliore ritratto di se. Solo con la chiarezza di non essere un atleta meccanico si può continuare a divertirsi a giocare.
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