Non è questione di nomi o di moduli. L’Inter ha tutto per vincere, ma solo se ritrova dentro sé stessa il fuoco giusto. Il mercato può aspettare: ora conta il carattere.
Una rosa forte, senza scuse
Chi parla di cambi profondi probabilmente non guarda bene cosa ha già in mano l’Inter.
La rosa è di altissimo livello, con alternative in ogni reparto, esperienza, talento e fisicità.
I problemi non nascono dal valore dei singoli, ma da ciò che si è perso lungo la strada: la fame, la cattiveria, l’ossessione di vincere.
Dopo la delusione scudetto, serve ripulire la testa, più che lo spogliatoio.
Preparazione fisica: la base di tutto
Il prossimo ritiro sarà decisivo.
Serve un lavoro mirato, profondo, senza lasciare nulla al caso.
Nel finale della scorsa stagione, l’Inter ha spesso dato l’impressione di essere meno brillante, meno lucida rispetto alle rivali.
E questo, al di là degli episodi, fa la differenza in una corsa punto a punto.
Il lavoro atletico dovrà essere costruito per reggere tutta la stagione, senza flessioni.
Il vero cambio? L’approccio
L’aspetto più urgente è mentale.
L’Inter deve tornare a essere affamata, spietata, concentrata.
Servono leader che trascinino, ma anche un gruppo che segua.
Chivu dovrà lavorare più sulla testa che sui piedi.
Ogni allenamento, ogni amichevole, ogni dettaglio dev’essere affrontato come fosse l’ultima occasione.
Solo così si torna a vincere.
Analisi in breve
Non servono nomi nuovi a tutti i costi.
Serve ritrovare l’identità feroce che ha portato l’Inter a dominare in passato.
La qualità c’è.
Ma senza motivazioni, non basta.
Preparazione fisica e reset mentale sono i due pilastri da cui ripartire.
Il resto verrà da sé.
🗣️ La voce di Stepk
Io non voglio vedere altri acquisti.
Voglio vedere gente che corre come se avesse perso tutto.
Perché solo chi ha fame vince.
L’Inter non ha bisogno di dieci nomi nuovi.
Ha bisogno di un’anima nuova.
E se Chivu riesce a riaccendere il fuoco, allora sì che ci sarà da divertirsi. ⚽
