Ancora violenza sportiva: come la canzone “Senza fine”

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I genitori più dei figli che menano fuori ma soprattutto dentro il campo. Cavernicoli oppure esseri civilizzati?

Ancora violenza sportiva – È difficile pensare che musicalmente parlando alcuni non conoscano la canzone di Ornella Vanoni “Senza fine”. Che non è una canzone sportiva, ma un successo molto datato riguardo una storia di amore tra due persone. In cui per l’appunto il soggetto della canzone è un attimo senza fine. Come guada caso è senza fine il percorso della violenza nello sport non fuori dagli stadi, ma dentro i campi. È recente la rissa di un padre di un baby calciatore che ha aggredito in campo gli altri compagni di gioco del figlio.

Ancora violenza sportiva

Probabilmente non serve a niente la retorica del fare ammonimento verso i genitori, che dovrebbero essere l’esempio da dare ai propri figli. E molto probabilmente serve a poco richiamarsi ai valori o a cose simili del mondo dello sport. Forse anche le pene comminate, cioè assegnate, non aiuteranno il baby sportivo e il genitore a tornare sui propri passi. Con la coscienza di aver fatto una cosa che non andava fatta e che per la prossima volta non dovranno farla più.

Sempre probabilmente non serve a niente qualsiasi cosa venga messa in campo. Perchè la violenza nello sport esiste da prima che lo sport venisse inventato e quindi sradicare una cosa simile è difficilissimo. Viene in mente il discorso che da Radio Aut venne fatto dopo la morte di Peppino Impastato da uno dei suoi amici triste per la sua scomparsa dubbia. Cioè che la mafia sia qualcosa che piace alla gente in cui prospera. Cosa che naturalmente non è più, vista la proliferazione di situazioni che la contrastano.

Paritariamente: la violenza da parte dei genitori verso i figli sportivi è qualcosa che ai padri e alle madri dei ragazzi è sempre piaciuta. È senza fine. È sempre stato bello dare quattro cazzotti o quattro calci al padre di un avversario del proprio figlio o figlia. Una sorta di supremazia personale per cui tu sei un genitore vincente con un figlio vincente. E quindi chi contrasta questo tuo status deve essere annientato nel campo e sugli spalti. La domanda a questo punto è una soltanto: siamo esseri umani civilizzati o bestie cavernicole tutti istinti e niente ragione?

Foto: https://pixabay.com/it/photos/sfera-calcio-calcio-giovanile-8048205/

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