Juventus
Alla Juventus si prepara una piccola rivoluzione tattica.
Koopmeiners, arrivato con l’etichetta di regista universale, non sta riuscendo a imporsi nello scacchiere di Tudor.
Il suo passo lento e la difficoltà nel tenere le distanze tra i reparti hanno creato più di un grattacapo al centrocampo bianconero.
Da qui nasce il dubbio: continuare a insistere sull’olandese o ridisegnare l’assetto con nuove soluzioni.
Adzic si candida a essere l’uomo della svolta.
Il giovane porterebbe intensità, pressing alto e capacità di strappo palla al piede, caratteristiche che potrebbero sposarsi meglio con l’idea di calcio verticale del tecnico croato.
La sua presenza darebbe più compattezza in fase di non possesso e più profondità nelle ripartenze.
Un profilo diverso rispetto a Koopmeiners, meno regista e più mezzala di incursione, ma forse proprio ciò di cui ora la Juventus ha bisogno.
Il punto chiave è la disposizione del centrocampo.
Con Adzic titolare, Tudor potrebbe optare per un 4-3-3 più aggressivo, con linee corte e recupero palla immediato.
L’olandese, invece, è più adatto a un centrocampo a due, dove può dettare i tempi senza doversi occupare troppo della fase difensiva.
Il problema è che questo modulo ha mostrato fragilità dietro, aprendo varchi che gli avversari hanno sfruttato con facilità.
Prospettive per il futuro
La Juventus deve decidere se puntare su equilibrio o qualità.
Koopmeiners rappresenta il cervello, la gestione del pallone e i cambi di gioco.
Adzic, invece, porterebbe gamba, corsa e aggressività, aiutando la squadra a difendersi meglio e a ripartire con più velocità.
Le prossime scelte tattiche di Tudor indirizzeranno il cammino stagionale e potrebbero segnare un cambio generazionale importante a centrocampo.
⚽ L’opinione di Stepk
Da appassionato vedo chiaramente che il problema non è solo individuale, ma di sistema.
Koopmeiners ha qualità indiscusse, ma nel calcio di Tudor serve chi sappia correre, mordere e ripartire.
Ecco perché Adzic può diventare la chiave: ti offre quel dinamismo che oggi manca.
La mia sensazione è che, se non si cambia modulo, l’olandese finirà per diventare un lusso fuori contesto.
Io credo che la Juventus debba avere il coraggio di scegliere: o si adatta la squadra per valorizzarlo, oppure si cambia rotta e si dà fiducia al giovane.
Perché a Torino contano i risultati, non i nomi stampati sulla maglia.
Articolo a cura della Redazione di Notizie Sportive
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