Ascoli calcio – La cessione dell’Ascoli Calcio è nuovamente fallita, lasciando il futuro del club in una profonda incertezza. L’imprenditore Francesco Pecci si è ritirato dalla trattativa con la famiglia Pulcinelli, proprietaria della società, nonostante la mediazione del sindaco Marco Fioravanti.
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Ancora una volta, le trattative non sono andate a buon fine. Sembra che le elevate richieste della famiglia Pulcinelli non abbiano incontrato le intenzioni di Pecci, il quale, pur avendo inizialmente mostrato interesse, non ha mai formalizzato un’offerta. Questo ennesimo tentativo fallito porta a quattro le occasioni mancate nell’ultimo anno per cedere il club.
Precedentemente, ci furono le trattative con il broker Alessio Magnone a giugno, poi con la Metalcoat, definita da Pulcinelli un’offerta inadeguata, e un ulteriore tentativo fallito a dicembre. Neanche le comuni amicizie politiche tra le parti sono riuscite a sbloccare la situazione.
Il sindaco Fioravanti si ritrova così ad aver fallito un altro tentativo di mediazione. Appare discutibile anche la sua recente apparizione pubblica, simile a precedenti “passerelle” per la cessione, e il suo successivo silenzio in un momento in cui la città avrebbe meritato trasparenza sugli sviluppi della trattativa. Sembra che, nonostante le smentite, Pecci avesse già comunicato il suo ritiro.
Le distanze tra le parti sono apparse insormontabili, soprattutto riguardo alla gestione dei debiti del club, che ammontano a circa 14,5 milioni di euro. La famiglia Pulcinelli pretendeva che 4 milioni rimanessero a loro carico, mentre Pecci non era disposto ad offrire più di 4,5 milioni per l’intero club, valutato diversamente anche per quanto riguarda il valore dei giocatori.
Con la cessione sfumata, l’Ascoli si trova ora a dover affrontare le imminenti scadenze con un futuro societario ancora nebuloso.



















