Nel Mondo si stimano circa 8.4 milioni di persone che convivono con il diabete di tipo 1. Nello specifico è una condizione autoimmune in cui il sistema immunitario attacca le cellule del Pancreas che producono insulina, portando a una carenza della stessa insulina.
Può insorgere a qualsiasi età, infatti il campione Zverev la scoprì quando aveva soli 4 anni. Questa patologia necessita di un trattamento a vita di insulina, con dieta sana ed esercizio fisico costante. Certamente per Alexander non è mai stato un problema lo sport, ma potrebbe esserlo per chi non ne pratica alcuno.
Dal momento che si stima un aumento vertiginoso, entro il 2040, di questo tipo di deficit (saranno almeno 17/18 milioni a soffrirne), sopratutto nei paesi a basso e medio reddito, bisogna correre ai ripari; una diagnosi tempestiva, riuscirebbe ad evitare molte complicazioni. Proprio per questi motivi è nata l’unione tra Zverev e Medtronic, azienda leader indiscussa di Healthcare Technology, che ha come obiettivo la sensibilizzazione e la prevenzione del suddetto diabete 1.
Sport e salute: Volere è potere
Questa unione d’intenti mira ad incoraggiare le persone, che soffrono di questa malattia, a non darsi mai per vinte, perchè innumerevoli sono le possibilità per convivere e superare le criticità che essa presenta. Lo stesso tennista per molto tempo, tenne nascosata la malattia perchè si vergognava, ma successivamente ha trasformato la stessa, in una fonte di forza ed ispirazione.
Il sogno di Zverev nelle sue dichiarazioni
“Ho sempre sognato di diventare un professionista del tennis. Fin dall’inizio, mi dicevano che sarebbe stato impossibile competere ad alto livello con il diabete di tipo 1, ma io e la mia adorata famiglia, non lo abbiamo mai accettato. Ecco perchè ho deciso di collaborare con Medtronic Diabete e sopratutto per incoraggiare le persone che ne soffrono, facendo capire loro che è possibile vivere la vita che si desidera.”.
Obiettivi principali
L’obiettivo principale, è che la gestione del diabete, non deve mai ostacolare di vivere una vita piena. Perciò, L’azienda Medtronic Diabete, offre innovazioni tecnologiche di prim’ordine, come i sistemi automizzati per la somministrazione dell’insulina, ideati apposta per aiutare i malati a tenere sotto controllo i valori glicemici, riuscire a dormire bene ed avere una vita soddisfacente.
L’azienda si è affidata ad Alexander perchè è un esempio eccellente di come si possono superare i propri limiti con la forza di volonta, ispirando milioni di persone a lottare sempre per condizioni di salute migliori.
L’EVP e presidente della Medtronic Diabete, Que Dallara, ha dichiarsto che: “La storia di Alexander è allineata perfettamente e coerentemente con la nostra missione, cioè di rendere la gestione del diabete più semplice e prevedibile, in modo tale da far vivere a chiunque la propria esistenza”.
La favola di Alexander Zverev in numeri e spirito di abnegazione
Zverev ha superato ogni ostacolo, uno dopo l’altro, diventando anche il numero 2 del Mondo nel giugno del 2022 (attualmente è al numero 3), raggiungendo mete inimmaginabili per un diabetico, come una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020, 2 titoli ATP finals, 22 tornei del circuito maggiore, 3 volte finalista ai tornei del Grande Slam, 5 Laver Cup (la sfida tra Europa e Resto del Mondo), 1 United Cup e vanta uno score di 488 vittorie contro 208 sconfitte.
Tutto ciò nonostante gli avessero detto che non ce l’avrebbe mai fatta a raggiungere determinati traguardi perchè diabetico. Ma lui non si è mai arreso e rassegnato, anzi, ne ha fatto leva, tramutandolo in un suo punto di forza: “Ero arrabbiato all’idea che questi paletti mi fossero stati imposti fin da piccolo, credevo fosse ingiusto e non voglio che nessun altro bambino arrivi a credere di avere dei limiti”, ha confessato Zverev.
Fondazione Alexander Zverev
Nel 2022, il tedesco di origini russe, con il fratello Mischa ed i suoi genitori Irina e Alexander SR (tutti e 3 tennisti), hanno fondato la Alexander Zverev Foundation, che aiuta i bambini con il diabete di tipo 1 in tutto il Pianeta. Essa fornisce cure essenziali per la patologia, come l’insulina ed altri medicinali; organizza attività ludico-sportive come seminari di sci e di tennis, al fine di stimolare ed incoraggiare i piccoli ad avere uno stile di vita sano ed attivo.
Scopi, obiettivi ed iniziative della Medtronic Diabete
La divisione Medtronic e Zverev, hanno lanciato questo messaggio: “il diabete può essere parte del proprio passato, ma non deve determinare mai il proprio futuro”, più chiaro di così. La missione dell’azienda è quella di ridurre l’impatto su chi soffre di questa mancanza di produzione d’insulina, grazie alle più avanzate tecnologie, che ne permettono un controllo costante ed in ogni momento della giornata.
Sono oltre 40 anni che ci occupiamo d’innovazioni mediche, progettiamo il futuro del diabete con dei sensori di ultima generazione (detti CGM), sistemi di dosaggio intelligenti sfruttando il potenziale dei dati elaborati dell’IA, mettendo sempre al centro, l’esperienza del cliente.
La Medtronic in numeri e sua origine
La nostra sede principale si trova a Galway, in Irlanda. Siamo un’azienda leader di Healthcare Technology, raccogliamo ogni giorno le sfide più difficili ed impensabili che l’umanità affronta, cercando e trovando soluzioni. Abbiamo idee innovative, coraggiose e abbiamo a cuore il benessere delle persone. Vogliamo preservare, quindi, la salute, alleviare i dolori e migliorare la qualità della vita della gente, con conseguente prolungamento delle nostre esistenze.
Il nostro team si avvale di circa 95.000 persone, che si trovano in ben 150 paesi nel Mondo. Abbiamo tecnologie in grado di curare oltre 70 patologie, esse includono dispositivi cardiaci, robotica chirurgica, microinfusori di insulina, strumenti chirurgici, sistemi di monitoraggio e molto altro ancora. Pertanto saremo sempre al servizio della salute e del benessere psicofisico degli esseri umani, che mai come in questo momento storico hanno bisogno di cure, assistenza e attenzioni.
Conclusioni
Questa bellissima sinergia, tra Zverev e la Medtronic, ci farà vedere in modo diverso questa patologia, e ci farà capire, maggiormente, lo spessore umano sia del campione tedesco e sia dell’azienda, perchè dietro ogni traguardo, piccolo o grande che sia, c’è sempre tanto studio, lavoro e sacrificio da parte di chi lo ha ottenuto. Pertanto ogni qualvolta vi capiterà di vedere Alexander sul campo da tennis, sappiate che ha dovuto lottare contro tutti i suoi demoni per arrivare così in alto.












