Palermo Calcio – Un gol di Adorante al 67′ contro la Juve Stabia ha messo la parola fine alla stagione del Palermo nel modo più deludente: un’eliminazione al primo turno dei playoff che ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi rosanero. La sconfitta per 1-0 ha sancito un epilogo fallimentare sotto ogni punto di vista, dai risultati sul campo al rapporto con una piazza sempre più disillusa.
Palermo Calcio: analisi dopo l’eliminazione playoff, le ultimissime
Le aspettative di inizio stagione, alimentate da investimenti importanti, si sono scontrate con una realtà ben diversa: un ottavo posto in campionato, un passo indietro rispetto al sesto della passata stagione. La tanto agognata promozione in Serie A è svanita nella notte del “Menti”, lasciando spazio alla frustrazione di chi aveva sperato in un’altra impresa.
La partita contro la Juve Stabia non è stata che la triste fotografia di un’annata caratterizzata da un’incredibile incostanza. Mai un filotto di tre vittorie consecutive, ben quattordici sconfitte in campionato e l’incapacità di rimontare un risultato negativo o di mantenere la porta inviolata per più di due partite di fila: numeri impietosi per una squadra con ambizioni di alta classifica.
Le promesse di un approccio grintoso alla vigilia del match si sono scontrate con una prestazione scialba e senza mordente. La squadra è apparsa scarica mentalmente e fisicamente, incapace di impensierire un avversario che ha meritato ampiamente la qualificazione.
Le responsabilità di questo fallimento sono diffuse: dalla dirigenza, che ha confermato un allenatore in difficoltà, ai giocatori, che non hanno reso secondo le aspettative. La gestione tattica di Dionisi, le sue scelte spesso controverse (vedi il caso Brunori e il cambio di modulo), e un rapporto mai decollato con la tifoseria hanno contribuito in maniera significativa al naufragio della stagione.
La contestazione della tifoseria organizzata, culminata con la diserzione dei playoff, è il termometro di una piazza ferita e delusa. Le parole di Brunori a fine partita (“Palermo merita ben altro”) suonano come un’amara constatazione.
Il futuro della panchina di Dionisi appare segnato, con diversi nomi già circolati per la successione. Anche la posizione del direttore sportivo Osti è in bilico. Urge una profonda riflessione a livello societario per ricostruire e riconquistare la fiducia di una tifoseria passionale, pronta a sostenere la propria squadra, ma che ora chiede risposte concrete. Si ripartirà con certezza da Pohjanpalo, attorno al quale dovrà essere costruito il Palermo del futuro. Molti nodi restano da sciogliere, a partire dalle conferme e dai possibili addii di diversi giocatori. La stagione 2024/2025 è appena terminata, ma la dirigenza è già chiamata a gettare le basi per un pronto riscatto.




















